La Storia
Ultima modifica 5 luglio 2023
Testimonianze di una frequentazione in età arcaica della zona provengono dalla collina denominata Cavallerizza-Cimitero Vecchio, dove è stato localizzato un consistente insediamento all’aperto in cui si sono scoperti fondi di capanna ed altre strutture abitative riconducibili cronologicamente ad un periodo compreso fra l’eneolitico e la fine del VII secolo a.C. Alla stessa epoca sembrano risalire anche le numerose tombe a fossa dell’età del Ferro, rinvenute fuori l’abitato e che tuttora continuano a restituire favolosi corredi funerari con oggetti di bronzo e di ferro e ceramiche di chiara derivazione medio-adriatica. All’età tardo-romana si riferiscono, invece, i resti di una villa rurale e di un santuario, scoperti in località Oscata. L’attuale nome del paese sembrerebbe derivare dal latino tardo "bisaccium", riferibile alla sacca portata ad armacollo durante i viaggi, ma non è ancora nota la ragione di tale designazione. Il centro ha origine in età longobarda ed a questo periodo appartengono le strutture murarie messe in luce nei pressi della torre quadrangolare del locale castello ducale. La scoperta riguarda, infatti, proprio la primitiva fortezza impiantata nel sito verso la seconda metà dell’VIII secolo per volere dei principi del Ducato di Benevento. Le prime notizie storiche del luogo risalgono però solo al 1087, quando in un documento si parla di un Roberto, signore di Bisaccia. Nel 1230 il feudo appartiene a Riccardo I Cotigni, alla cui famiglia resta in possesso per oltre un secolo. Durante il periodo aragonese il paese entra a far parte dell’Università di Cerignola, seguendone le vicende fiscali ed amministrative. Nel 1533 il feudo è di proprietà di Giambattista Manso, letterato e mecenate, amico di Torquato Tasso: gli succedono Giulio I e Giulio II Batta. Dalla fine del XVI secolo fino all'eversione della feudalità Bisaccia rientra nelle proprietà della famiglia Pignatelli. Situato in zona sismica, il paese è stato duramente colpito dai terremoti del 1158, 1349, 1456, 1694, 1732, 1930 e 1980.